Domani sarò a Villacidro a parlare del mio romanzo “Un modo semplice”. Oggi è la giornata internazionale per combattere la violenza sulle donne. Una giornata che serve per parlare di temi che necessitano di essere affrontati ogni giorno. Noi ne parleremo domani. Cercheremo di contribuire, attraverso la discussione, a capire le dinamiche di un fenomeno complesso. Partiremo dal romanzo, da una storia. Perché tutti i femminicidi partono da una storia: d’amore, di complicità, di affinità. Poi, qualcosa cambia.
Esistono diversi modi di fare turismo in Sardegna e varie tipologie di vacanzieri: quelli che affollano le spiagge, che riempiono gli hotel, che frequentano i mercatini delle località balneari e che siedono nei tavolini all’aperto dei ristoranti. Esiste però anche una forma particolare di turisti che poco si vede in giro: è quella dei frequentatori dei villaggi turistici.
Che cosa succede all’interno di questi villaggi?
Questo libro racconta il mondo racchiuso in queste strutture. Tra un racconto e l’altro saltano fuori opinioni, punti di vista e luoghi comuni sulla Sardegna, osservati con un tocco di polemica e ironia.
«Era proprio un grande circuito, quello dei villaggi turistici, degli immensi format prestampati, strutture simili e omogenee tra loro sparse in tutto il pianeta. […] La interruppi chiedendole se era la prima volta che veniva in Sardegna e cosa ne pensasse. Mi rispose “No, non è mica la prima volta che veniamo in Sardegna! Eravamo già stati qui, ma dall’altra parte della costa, a Gaeta”».