I miei articoli per Other Souls Magazine

I miei articoli per Other Souls Magazine
Quanto può incidere il fato nelle dinamiche di un incontro? Quanto può essere attribuito all’eccessiva empatia, alla voglia di sperimentare nuove emozioni, alla necessità di evadere dalla routine? È la domanda implicita alla quale i due autori di “Oblio”, Vito Introna e Francesca Panzacchi, rispondono nel corso del loro romanzo. I due protagonisti, Eleonora e Alessandro, incontratisi su un treno durante una tratta notturna, dopo un primo momento di diffidenza reciproca, mettono a nudo le proprie fragilità e condividono la loro comune difficoltà di vivere. È nelle pieghe rese visibili da tale esposizione che s’insinua il fascino dell’insolito, il quale fa precipitare Eleonora in un turbine di emozioni che la donna spera, consapevolmente o meno, la possano salvare dall’assedio del tedio che caratterizza la sua vita troppo normale, dove non bastano più gli intermezzi extra coniugali a renderla più interessante. Il romanzo procede volgendo nel thriller, con una serie di eventi che rendono il lettore letteralmente incollato alle pagine. Ma “Oblio” è anche molto altro: apre la riflessione su ciò che comporta seguire delle scelte in campo sentimentale, su ciò che davvero ha importanza e su cosa non ne abbia abbastanza, su quanto capiti di desiderare il contrario di quello che si ha, in una sorta di circolo dell’insoddisfazione perenne. E viene da chiedersi se Eleonora, emblema della donna benestante e annoiata, non abbia indirizzato il suo istinto (o impulso che dir si voglia), mettendo in atto azioni precise, spinta dal peso di una quotidianità che a volte è più intollerabile di ciò che si pensa. Alessandro non è che una pedina nelle sue mani, per buona parte del libro, perché rappresenta quel marcio e quel male di vivere che ancora oggi affascina più che spaventare. Alessandro riesce a smuovere le emozioni più stagnanti di Eleonora, ad entrare in sintonia con la parte più a rischio di ognuno, ovvero quella più intima e profonda, che solitamente si tende a nascondere sotto chili di ansiolitici emotivi. Eleonora, allo stesso tempo, fa emergere qualche sottile speranza di una possibile redenzione in Alessandro, uomo dall’equilibrio precario e dalla mente contorta.
È un romanzo che si può definire come un gioco delle parti, dove la parte psicologica ha la stessa importanza di quella volta all’azione: un libro dove incide molto il substrato emotivo del lettore, perché la chiave di lettura che se ne può dare non è né scontata, né preimpostata.
“Oblio”, edito dalla casa editrice Brè di Treviso nel febbraio di quest’anno, è recentemente stato selezionato nell’ambito del secondo concorso letterario “Tre colori 2020” per la categoria “narrativa lunga (bianco avorio)” indetto dall’Associazione Culturale Cinema e Società di Lenola (LT).
Il festival letterario “Torre delle Storie”, diretto da Matteo Porru, quest’anno giunto alla seconda edizione, prevede un‘importante novità: il prefestival, uno spazio dedicato a un tema centrale nella scrittura e nella narrativa sarda. L’incontro di quest’anno è incentrato sulla produzione femminile. Si intitola “Era lei a raccontarmi storie sempre diverse”, titolo che riprende una frase, non a caso, di una delle penne migliori del Novecento italiano, quella di Fernanda Pivano. Parteciperanno all’incontro Claudia Desogus (scrittrice), Chiara Miscali (semifinalista al Premio Campiello Giovani), Cecilia Parodi (scrittrice), Daniela Piras (giornalista e scrittrice), Alice Scalas Bianco (finalista al Premio Campiello Giovani) e Alessandra Sorcinelli (poetessa). L’appuntamento è online, martedì 20 luglio, alle 21, in diretta Facebook sulla pagina di Torre delle storie.
A pochi mesi dalla sua pubblicazione, è stato finalmente possibile organizzare la prima presentazione ufficiale di “Un modo semplice”.
Accompagnata dalla bravissima giornalista Francesca Arca, la presentazione si è svolta a Tissi, in piazza Peppino Impastato, davanti a un pubblico a cui sono stata particolarmente grata, in considerazione non solo dell’interesse dimostrato ma anche della prova di coraggio che ha dato, visto le temperature da estate inoltrata.
L’evento è stato organizzato dalla biblioteca e dall’Amministrazione comunale di Tissi in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas e la Cooperativa Comes.
Di seguito qualche immagine della serata di venerdì 26 giugno.
Leo è uno studente universitario fuori sede, un ragazzo introverso e con false sicurezze allo stesso tempo, la sua vita scorre monotona e tranquilla mentre, parallelamente, la sua mente crea un mondo incantato ricco di avvenimenti, in totale contrasto con la realtà. Il viaggio introspettivo racconta la vita del protagonista che scorre su due binari che non si incontrano mai; tre episodi in particolare (un femminicidio, una rapina e la scoperta di un cadavere) scuotono la sua esistenza e lo portano a mettere in discussione il suo ristretto mondo. Tra un’allucinazione e una presa di coscienza, Leo si troverà catapultato, suo malgrado, nel mondo degli adulti.
Collana Vianesca/Poesia e narrativa
Marco Del Bucchia Editore
“Tutta colpa della crisi” si sente dire quando avvengono fatti insoliti o episodi tragicomici. E in questi anni, in cui la crisi è sempre piú presente, in suo nome si è arrivati a giustificare gesti bizzarri quasi al limite dell’assurdo. Una sola speranza, la stessa che hanno i protagonisti delle undici storie narrate in questo libro: che finisca al piú presto.
Puoi acquistare il libro in libreria o, in alternativa, ordinare la tua copia dal sito dell’Editore Marco Del Bucchia
Copertina di Tommaso Jardella (Pittore e scultore)
Puoi acquistare il romanzo sul sito ilmiolibro.it
“Village” è ordinabile anche nelle librerie e sul sito LaFeltrinelli
Parole sugli alberi
“Parole sugli alberi” è una raccolta di scritti realizzati da Daniela Piras nel periodo che va dal 1995 al 2008. Tre di questi sono stati premiati al concorso di narrativa e poesia nazionale “Mariuccia Ruju Dessì”. Nell’edizione del 2001 è stato premiato con il secondo posto della sezione “giovani” il racconto “La tratta” ed è stata ottenuta una menzione di merito per la poesia “Lei” mentre nell’edizione del 2007 è stata ottenuta una menzione d’onore per il racconto “Adelscott’s Pub”.
«Niente; nessuna chiamata, nessun messaggio, non era di certo una novità, tutte le sere quella segreteria non dava alcun cenno d’utilità…»
«Le posate sulla mia tavola
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