Velluto Nero, un "chick lit" ma non solo

Velluto Nero, un chick lit ma non solo

Cosa si nasconde dietro la determinazione di una donna come Roxanne, decisa a farsi valere nella vita? Con “Velluto nero”, Vito Introna ci porta a riflettere sulle difficoltà della vita, specie quelle più celate. È con il suo stile crudo e ironico, che l’autore ci offre uno spaccato delle paure che più ci attanagliano: la paura di non realizzarsi pienamente, a dispetto delle apparenze e dell’immagine equilibrata e vincente che si vuole dare.                
Non posso, né voglio, addentrarmi troppo sulla trama, che comunque appare piuttosto elementare: una donna in carriera, un’imprenditrice determinata e intelligente che però ha qualche difficoltà con l’altro sesso. Una trama tutt’altro che originale, quindi. Ma è nel “politicamente scorretto” tipico di Introna che la storia trova la sua caratteristica principale.                   
La realtà è dipinta così come è, senza orpelli né troppi giri di parole. Le cose succedono, e non sempre hanno un perché. Il caso, il destino, l’ingenuità, la sfortuna… la vita decide chi metterci davanti. La capacità di Introna consiste nel non fare giri di parole, non dilungarsi in estenuanti riflessioni sul senso della vita, non cadere nella trappola semplicistica del citare aforismi filosofici a caso. La lettura è scorrevole e la storia intrigante fin dalle prime righe, non ci si rende conto prima di arrivare alla fine dell’insorgere cauto di alcune domande; è lì che si capisce il senso del romanzo. Il significato di quel “velluto nero”: un morbido tessuto da accarezzare e su cui riporre le proprie aspettative di appagamento personale. E il “velluto nero” ci accompagna dalla prima pagina sino all’ultima: metafora di qualcosa che Roxanne rincorre spasmodicamente.
Uno spaccato della società moderna e dell’animo umano, delle debolezze a cui tutti noi, donne e uomini, siamo soggetti, in balia di alcuni valori distorti dal culto dell’immagine.  
Titolo: Velluto Nero
Autore: Vito Introna
Editore: Edizioni dal Sud
Anno: 2018

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